giovedì 28 marzo 2013

MADDA LIBERA!!!

Apprendiamo con gioia che la compagna Maddalena Calore è finalmente libera con l'unica restrizione del divieto di dimora a Trapani.

Un caro saluto a Madda e un grido di libertà per tutte e tutti!

martedì 19 marzo 2013

OP. ARDIRE - GIULIA AI DOMICILIARI

Diffondiamo:
  
Apprendiamo che il Tribunale del Riesame, la cui udienza si è tenuta venerdì 15 marzo, ha sciolto la camara di consiglio questa mattina, martedì 19, disponendo la scarcerazione di Giulia e il trasferimento agli arresti domiciliari.
In questo momento il ragazzo la sta andando a prendere a Rebibbia per portarla a casa dei genitori, presso Teramo.

Da: anarchaos.org

AGGIORNAMENTI SU MADDA

18 marzo. Oggi c'è stata l'udienza definitiva di 1 grado del processo contro la compagna Madda che è stata condannata ad 1 anno e 4 mesi di reclusione dopo la richiesta di 3 anni fatta dal pm. L' avvocato adesso rifarà la richiesta di scarcerazione e, visto che Madda ha già passato quasi 9 mesi in carcere (la maggior parte del tempo in isolamento punitivo per gesti di solidarietà verso altre detenute, atti di resistenza contro le guardie e per il suo rifiuto e disprezzo verso il carcere e il mondo che lo produce), c'è la possibilità che le vengano dati i domiciliari o, purtroppo opzione remota, che venga scarcerata. Intanto il 27 marzo si terrà il riesame del tribunale della "libertà" riguardo alla sua scarcerazione.
Eravamo presenti all'udienza e, nonostante i tentativi delle guardie di impedirci contatti con la compagna, siamo riusciti a salutarla ed esprimerle solidarietà.

Nessuna denuncia, condanna o punizione assopirà mai la nostra voglia di lottare e distruggere qualsiasi tipo di sfruttamento e oppressione, niente spegnerà mai la nostra voglia di libertà!

Solidarietà per Madda!
Libertà per tutti/e!
Delle galere solo macerie!

Il contatto per sostenere la compagna:
Maddalena Calore
CC di Agrigento
Contrada Petrusa
P.zza P. di Lorenzo 4
92100 Agrigento

lunedì 18 marzo 2013

DAVIDE ROSCI TRASFERITO A VITERBO E ALTRI AGGIORNAMENTI


Diffondiamo:
 

Davide è stato nuovamente trasferito, dal carcere di Rieti a quello di Viterbo. In realtà a Rieti è stato in isolamento solo i primi giorni, probabilmente perchè in sezione nuovi giunti.
L'11 Aprile avrà un'udienza al tribunale di Roma per tentata evasione dai domiciliari.

Altri imputati per il 15 ottobre, avranno invece l'udienza preliminare a Roma il giorno 4 aprile, e ci sarà probabilmente un presidio davanti al tribunale. Tra questi anche l'udienza per Mauro accusato di tentato omicidio (carabiniere della camionetta).

Si è invece capito che Massimiliano, il sesto condannato di Roma, oltre ai 5 teramani, è un fascio. Sempre troppo tardi, però è importante diffondere la notizia.

per scrivere e dare solidarietà a Davide:

DAVIDE ROSCI
Casa circondariale di VITERBO
Strada Santissimo Salvatore, 14/b
01100 -   VITERBO


Da: informa-azione

venerdì 15 marzo 2013

SOLIDARIETA' PER SERGIO


Diffondiamo:
SOLIDARIETA’ PER SERGIO 


Da più di 40 giorni un compagno molto determinato è in sciopero della fame per ottenere i colloqui con la sua compagna. All’interno di un carcere è chiaramente più difficile che fuori far sentire la propria voce per ottenere le proprie rivendicazioni, ancora di più in una sezione AS2, creata apposta per confinare chi si batte contro questo mondo infame ed evitare che si organizzi con tutti gli altri detenuti per creare delle lotte all’interno di una prigione. Una delle poche forme di scontro che restano ai ribelli in regime Alta Sicurezza è utilizzare il proprio corpo come campo di battaglia, la rinuncia al cibo come mossa per mettere in crisi l’avversario e sperare che ceda.
Il 4 marzo è stata presentata l’istanza per i colloqui tra Sergio e Katia al Tribunale della Libertà di Milano. Il giudice responsabile si è preso del tempo per dare un risposta, che probabilmente sarà negativa,dato che lo stesso giudice ha fatto notare che la cartella clinica di Sergio continua ad essere buona. Non conta il fatto che una persona non mangi da un mese e mezzo, chi amministra la giustizia, col tipico cinismo arrogante, col tipico disinteresse schifoso e borghese nei confronti della gente, passa sopra sentimenti e sofferenze. Non ce ne stupiamo, chi è capace di rovinare delle vite con delle condanne può ogni sorta di nefandezza.
I giudici e i procuratori avranno anche la pancia piena dal loro mestiere infame ma non hanno quello che ha un compagno come Sergio: la dignità, la fierezza di un individuo in lotta contro un mondo ingiusto!
Sergio sta continuando con determinazione la sua battaglia, il suo morale è alto nonostante i giorni passati senza cibo e nonostante abbia dovuto sostenere il trasferimento nel carcere di Ferrara, con tutto quello che comporta l’affrontare un nuovo istituto penitenziario.

Pensiamo che sia doveroso per tutti e tutte sostenere Sergio in questo momento!
Innanzitutto scrivendogli.

Sergio Maria Stefani
c.c. via Arginone 327
44122 Ferrara

Indirizzo, fax e mail del Tribunale di Milano sono questi:

Via Freguglia n. 1 - 20122 Milano
02 - 59902341
 tribunale.milano@giustizia.it

E’ di importanza vitale sostenere da fuori un compagno che lotta in carcere. Tutti i conflitti, tutti giustissimi e necessari, che portiamo avanti nelle nostre città non possono sostituire né devono distoglierci dalla solidarietà sincera verso un nostro compagno che si batte come può. La solidarietà dei compagni è determinante nel motivare, nel tenere alto il morale di chi lotta in una prigione e potrebbe influire sulle scelte dei suoi aguzzini, se non altro dimostrando che quella persona non è sola.
E’ fondamentale che chi sceglie lo scontro all’interno di un carcere sappia che le sue rivendicazioni verranno supportate dall’esterno di quelle mura.

Solidarietà per Sergio!
Solidarietà per Madda, Maurizio e tutti i ribelli che si battono all’interno di una prigione.
Tutti liberi!


Cassa di Solidarietà Aracnide


Da: informa-azione

giovedì 14 marzo 2013

AGGIORNAMENTO: REPRESSIONE CONTRO I NO MUOS

Riceviamo e diffondiamo comunicato di attivisti NOMUOS sulle perquisizioni effettuate oggi attraverso l'utilizzo dell'art. 41 Tulps (ricerca armi ed esplosivi).
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA REPRESSIVA...

Ancora una volta le consuete pratiche dell'abuso e della repressione poliziesca non si fanno attendere. Le ripetute provocazioni dei giorni scorsi; i fogli di via, i vili atteggiamenti assunti dai servi contro le attiviste del comitato delle mamme No MUOS, le ridicole minacce di fermo nei confronti di un paio di giovani attivisti e l'ancora più grottesche azioni di disturbo nei confronti del presidio permanente, privato di corrente elettrica e linea telefonica diverse volte durante la notte, mostrano la chiara ratio intimidatoria della strategia attuata dalla polizia in vista del grande corteo del 30 marzo.

martedì 12 marzo 2013

PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE DI FERRARA - SABATO 23 MARZO

Riceviamo e diffondiamo:
La mattina del 13 giugno 2012, i ros dei carabinieri portano a termine la cosiddetta "Operazione Ardire" che porta all'arresto di dieci compagni, accusati di "associazione  sovversiva con finalità di terrorismo". Sono accusati di fare parte della Federazione Anarchica Informale e di essere gli autori di numerosi attentati per mezzo dell'invio di plichi esplosivi inviati ad altrettanti responsabili del dominio.
Il 14 settembre vengono arrestati altri due compagni accusati di essere gli esecutori della gambizzazione dell'a.d. di Ansaldo Nucleare Adinolfi.
Dopo parecchi mesi di reclusione nel lager di Alessandria, Stefano, Sergio, Alessandro, Peppe, Alfredo e Nicola vengono trasferiti, tra il 6 e il 9 marzo, nel carcere di Ferrara, fresco dell'apertura della nuova sezione di Alta Sicurezza, dove i compagni sono tuttora rinchiusi.

RIMANE PRIORITARIO DIMOSTRARE LA SOLIDARIETÀ A TUTTI COLORO CHE VENGONO SEQUESTRATI DALLO STATO E RILANCIARE LA COMPLICITÀ RIVOLUZIONARIA.

TERRORISTA È LO STATO

Sabato 23 marzo, ore 12
Presidio sotto il carcere di Ferrara,
Via Arginone 327

Come arrivare al carcere di Ferrara:

AGGIORNAMENTI SU MAURIZIO ALFIERI

diffondiamo alcuni aggiornamenti su Maurizio Alfieri:

Dalle ultime lettere di Maurizio apprendiamo che il DAP lo ha trasferito a Terni quale “soggetto da gestire” e che si trova da solo nella sezione di isolamento, sottoposto al regime del 14 bis. “Lotterò sempre e ovunque per i miei diritti, senza paura e senza timori a testa alta e il DAP questo non deve mai dimenticarselo. Finché non otterrò i miei diritti non farò altro che divulgare quello che succede, che mi mandino in Sicilia o in Africa non fa differenza”. “Salutatemi caramente tutti i compagni/e su internet e dite a tutti/e che anche senza caloriferi, al buio, e con le catene, la loro solidarietà scalda il mio cuore e che abbraccio tutti/e coloro che mi sono vicino, uno per uno, una per una”. Aggiunge che aspetta con impazienza il presidio (che si terrà sabato 30 marzo, in contemporanea con quelli di Tolmezzo e Saluzzo).
Maurizio è in sciopero del “passeggio” per via delle sue condizioni di salute: nonostante l’artrosi alle ginocchia, non gli permettono di fare ginnastica e il dirigente sanitario ha trasformato in “tosse” una bronchite da lui stesso diagnosticatagli qualche giorno prima. Episodi di ordinaria indifferenza carceraria. Ma a questi si aggiunge il trattamento speciale riservato a Maurizio. La posta gli viene sistematicamente fatta sparire (ora ha anche la censura). Un agente ha provato di nuovo a incastrarlo con proposte di traffici da lui fermamente respinte. Quanto al 14 bis, la motivazione è l’accusa (peraltro smontata dal tribunale del riesame) di “tentata evasione”. E infatti lo stesso regime è stato applicato (con l’aggiunta di piccole vendette quotidiane) anche a Valerio, trasferito da Tolmezzo a Piacenza.

Per scrivere a Maurizio:


MAURIZIO ALFIERI
C.C VIA DELLE CAMPORE 32
O5100 TERNI


Da: informa-azione

15 OTTOBRE - DAVIDE ROSCI IN ISOLAMENTO

Ci viene comunicato che Davide Rosci, recentemente trasferito dal carcere di Castrogno in quello di Rieti, è stato messo in isolamento. Per ora non si conoscono le motivazioni di questa ulteriore rappresaglia verso il compagno. Seguiranno aggiornamenti.

per scrivergli:

DAVIDE ROSCI
Casa Circondariale di Rieti.
Via Maestri del Lavoro 2 C
02100 Rieti


Da: informa-azione

lunedì 11 marzo 2013

TRASFERITI I COMPAGNI GIUSEPPE, NICOLA E ALFREDO A FERRARA

 Riceviamo e diffondiamo:

11 marzo- Abbiamo appreso stamattina che sabato scorso  Alfredo, Nicola e Giuseppe sono stati trasferiti dall' AS2 di Alessandria a Ferrara. In particolare nel carcere ferrarese è stata approntata una nuova sezione destinata agli anarchici, celle singole e socialità in comune. In contraddizione con quanto affermato dalla procura milanese che aveva espressamente affermato la volontà di separare i compagni in carcere per l' operazione Ardire dai due indagati del procedimento Adinolfi. Non interessa qui approfondire la logica seguita dalle varie procure e quella dell' amministrazione penitenziaria, od analizzare eventuali loro contraddizioni e giochi di potere . 
Solidarietà attiva con i compagni in carcere, un forte abbraccio solidale con Sergio in sciopero della fame dal 29 gennaio. 

SABATO 23 MARZO ORE 12,00
PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE DI FERRARA
VIA ARGINONE 327 


venerdì 8 marzo 2013

LETTERA E AGGIORNAMENTI DA MADDA

Diffondiamo e aggiungiamo che l'istanza di scarcerazione fatta dall'avvocato è stata rigettata il 25 febbraio dopo l'udienza a Trapani.

 Petrusa,19/02/13

Ciao Compà,
scusate il ritardo nel confermarvi l'arrivo del materiale richiesto, è perchè ho finito le buste e solo oggi mi sono arrivate! Beddi, vedete che qui mi stan facendo troppo incazzare. Di ciò che vi avevo richiesto, han lasciato entrare solamente il codice, il mio scritto impaginato e alcuni fogli di giornale, mentre il resto è fermo in direzione, in attesa di una decisione.  Stessa cosa vale per l'opuscolo di OLGA.
A causa del procedimento aperto dal carcere palermitano  (per ciò che è accaduto negli ultimi mesi), ci sono indagini in corso, e ho capito che con questo pretesto han bloccato tutto. Come se bloccare dei libri potesse essere“utile alle indagini”, o “prevenire reati” o garantire la “sicurezza interna”! Ora, io ho fatto richiesta di parlare con chi me li ha bloccati (il direttore) e vediamo... Se a giorni non si presenta mi muoverò in altri modi... Con calma utilizzo le loro fottute formalità (che tanto  so già che mai portano a qualcosa) solo perchè così non possono dire che non ci ho provato... Anche perché in nessun altro carcere mi han mai trattenuto libri (neanche sotto le varie censure) [...]
Comunque, oltre a tutto questo, ancora sto in isolamento... Mi han dato altri dieci giorni dopo i quindici accollatami appena finito il 14 bis, per una zuffa con le guardie a Palermo (che ha portato a questo trasferimento. Pensare che avevo sperato che cambiando aria avrei preso un attimo di respiro, e invece...)... Inutile pensare a queste cose in certi luoghi! Qua non la vedo tanto differente da Palermo... Già se inizia così! Ma...
 Comunque, il giorno 25 febbraio ho udienza a Trapani e chiederò i domiciliari in Sardegna. Quindi aspetto a vedere che deciderà 'sto giudice!  […] Ora mi pare di essere nuovamente al 14 bis, non avendo, oltre al fornellino, nemmeno la tv, che per un incidente è da sistemare ( e mi vogliono pure far pagare il danno!). […]
Qua la struttura è piccola, poche detenute (le ho viste solidali però!) il freddo costante come in ogni carcere e il trattamento riservatomi è il medesimo da AS2, con le solite dinamiche interne di minaccia di rapporto. Me ne hanno accollato uno per una stronzata che se ve la racconto non si sa se ridere o piangere!  […]
Ah, in questo carcere non fanno entrare i bolli per corrispondenza, così se volete rigirare questo fatto oltre alla situazione esposta sopra mi fareste un piacere. […]
Chiudo con una forte stretta sempre colma d'odio per chi reprime
e d'amore per la completa Libertà
Madda





Da una successiva lettera, datata il 4 marzo, apprendiamo che si trova attualmente in sciopero della fame. Dopo essere stata trasferita dal Pagliarelli di Palermo al carcere di Petrusa, sta scontando ancora un ciclo di 8 giorni di isolamento, dopo averne già fatti prima 15 e poi in 10 (in tutto ormai un mese!). Due settimane fa ha chiesto di parlare con il direttore, al fine di ricevere chiarimenti circa questo prolungarsi della misura punitiva: vuole accertarsi di non essere ancora in isolamento per fatti già scontati, visto che i procedimenti sono tutti partiti da Palermo. Non avendo ancora ottenuto la possibilità di parlare con il direttore, è entrata in sciopero della fame dal giorno 28 febbraio.

Cassa Antirepressione delle Alpi Occidentali


 da:informa-azione

15 OTTOBRE - DAVIDE ROSCI TRASFERITO NEL CARCERE DI RIETI

Diffondiamo:
 Apprendiamo la notizia del trasferimento di Davide Rosci nel Carcere di Rieti. Davide, già ai domiciliari per i fatti del 15 Ottobre, è stato condannato in primo grado a 9 anni (diventati 6 per la scelta del rito abbreviato), per devastazione e saccheggio e resistenza e lesioni pluriaggravate a pubblico ufficiale per i fatti del 15 Ottobre.
Il 18 Febbraio era stato prelevato dal posto di lavoro e trasportato nel carcere teramano di Castrogno per una tentata evasione dai domiciliari risalente al 26 Gennaio.

SOLIDARIETA' A DAVIDE! SOLIDARIETA' A TUTTI/E GLI/LE INQUISITI/E E CONDANNATI/E DI ROMA!

Per scrivergli:


DAVIDE ROSCI
Casa Circondariale di Rieti.
Via Maestri del Lavoro 2 C
02100 Rieti


Da: informa-azione 

giovedì 7 marzo 2013

AGGIORNAMENTI SU REPRESSIONE: NOTIFICATI ALTRI REATI A NICOLA, ALFREDO E ANNA

Solidarietà ad Anna, Alfredo e Nicola!
Solidarietà a tutti i compagni prigionieri dello stato!
FUORI TUTTI DALLE GALERE! DENTRO NESSUNO SOLO MACERIE!

Riceviamo e diffondiamo:
AGGIORNAMENTI SU REPRESSIONE  .7 marzo . Mi è stato notificato stamattina, da quattro ceffi di Ros e Digos di Genova, l' avviso di garanzia per ''270 bis c.p.p. (partecipazione ad una associazione che si propone atti di violenza contro persone, quali Roberto Adinolfi ed istituzioni con finalità di terrorismo ed eversione del'ordine democratico )'' oltre all'accusa di porto in luogo pubblico o aperto di armi da fuoco (accertato il gennaio 2013 ). In questo nuovo procedimento siamo indagati Alfredo, Nicola ed io. Contestualmente è stato notificato il sequestro delle armi da fuoco di proprietà del padre di Nicola, regolarmente denunciate e già presenti nel corso delle scorse perquisizioni. L'acrobazia inquisitoria è la seguente: in sede di incidente probatorio su due caschi sequestrati a casa di Nicola, è stato verificato che erano presenti tracce di polvere da sparo non compatibili con il munizionamento utilizzato nel ferimento Adinolfi, tali tracce presupporrebbero che i caschi fossero utilizzati con altre armi ovvero quelle in disponibilità del padre che verranno ora fatte oggetto di perizia. Traduzione di tutto questo: visto che le perizie hanno avuto esito negativo, visto che sto continuando ad aggiornare sulla situazione repressiva in corso e a solidarizzare con i compagni in carcere ad Alessandria ed altrove, visto che il procedimento x 280 cp. per Nicola ed Alfredo è in procinto di chiudersi per fine indagini, quindi dovrebbero finalmente concedermi i colloqui con Alfredo, arriva puntuale questa ennesima forma di pressione dalla procura genovese. Se il tentativo è quello di spezzare la solidarietà tra noi sappiano che non ci riusciranno, ne ora ne mai .
Solidarietà ad Alfredo, Nicola ed a tutti i compagni in carcere, in Italia e ogni dove...
Per l' anarchia. 
Anna Beniamino


 
 

mercoledì 6 marzo 2013

TRASFERITI I COMPAGNI SERGIO, STEFANO E ALESSANDRO A FERRARA

 Riceviamo e diffondiamo:
 6 marzo. Stamattina  gli anarchici Sergio Maria Stefani, Alessandro Settepani, Stefano Fosco sono stati trasferiti dalla sezione AS2 di Alessandria al carcere di Ferrara. Il trasferimento era stato preannunciato ieri dal pm Maria Grazia Pradella, nell'ambito del procedimento milanese sulla cosiddetta op. Ardire, motivando la richiesta con il pretesto che fossero in contatto con gli indagati del procedimento Adinolfi (da ottobre dell'anno scorso tutti nella stessa sezione e con ore d'aria e socialità condivise....)
Per ora Alfredo, Nicola e Beppe (anche quest' ultimo  inquisito nell' ambito dell' op. Ardire) rimangono ad Alessandria. Ricordiamo che Sergio sta continuando lo sciopero della fame, iniziato il 29 gennaio; Alfredo è in attesa di un procedimento disciplinare (isolamento e/o sanzioni) per aver divelto le "bocche di lupo" che schermano le inferriate della sua cella, in solidarietà con Sergio. Alfredo e Nicola rimangono con la corrispondenza sottoposta a censura. 
Siamo certi che l' utilizzo arbitrario e provocatorio dei trasferimenti sia parte attiva della strategia repressiva in corso, siamo altresì certi le provocazioni  non spezzeranno i legami solidali che si creano all' interno ed all' esterno del carcere.
 
Solidarietà attiva con i compagni! 
 
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Sergio, Stefano e Alessandro , per iniziativa della Procura di Milano (seppure la stessa non abbia ancora emesso un mandato di cattura nei confronti di quest’ultimo ),sono stati trasferiti oggi 6 marzo nel carcere di Ferrara. Sembra che il senso sia quello di evitare rapporti tra loro tre e Alfredo e Nicola, detenuti anche loro nella sezione AS2 di Alessandria.
 
La competenza per il processo è passata per Stefano, Elisa, Sergio e Giuseppe alla Procura di Milano. Per i primi tre c’è già stato il riesame (per Giuseppe ci sarà a fine mese) che ha dato esito negativo per la loro scarcerazione.
Per Sergio al Tribunale della Libertà di Milano è caduto il punto B dell’ordinanza di custodia cautelare (attentati alla Bocconi e al direttore del Cie di Gradisca) ed è stato introdotto il reato di istigazione a delinquere adducendo come prova gli scritti, i comunicati, le lettere diffuse dal compagno durante la precedente carcerazione per l’operazione Shadow. Ieri c’è stata anche l’udienza per decidere se potrà avere finalmente i colloqui con Katia, cosa per cui è ancora in sciopero della fame.
Per Stefano ed Elisa in sede di riesame è caduto il 280 mentre sono rimasti il 270 e l’istigazione a delinquere. Le motivazioni addotte in sede di riesame per tenerli in carcere riguardano principalmente l’attività del blog Culmine, attraverso il quale gli inquirenti sostengono di aver riscontrato il “contributo ideologico” alla presunta associazione sovversiva, il “superamento dei limiti di comunicazione e conoscenza” oltre a mettere sotto accusa la solidarietà e il supporto ai prigionieri.
Per Paola, Giulia, e Alessandro è arrivata la notifica di chiusura delle indagini per quanto riguarda il 270 avente base in Perugia.
La Cassazione per Alessandro ha stabilito che per entrambe le associazioni la competenza territoriale è della procura di Perugia.
In attesa di ulteriori aggiornamenti.

Cassa di solidarietà Aracnide
 
 
 
GLI INDIRIZZI DEI COMPAGNI:

Sergio Maria Stefani; Stefano Gabriele Fosco; Alessandro Settepani
CASA CIRCONDARIALE DI FERRARA
VIA ARGINONE 327
44122 FERRARA
 
 
 
 
 
 
 

martedì 5 marzo 2013

SULLE MOTIVAZIONI DEL TRASFERIMENTO DI MADDA AD AGRIGENTO E SUA SITUAZIONE ATTUALE

Segue (tardivo) resoconto delle vicende relative al trasferimento di Madda dal carcere “Pagliarelli” di Palermo a quello di Agrigento, da lei comunicate ad alcuni compagni.

Il tutto ha origine il giorno 25 di gennaio. Durante le fasi finali di un colloquio con la sorella, le due si abbracciano, al che la guardia inizia a sbraitare per l’ “evidente” violazione del regolamento.

Alla prima sbirra se ne aggiungono altre due ed insieme cominciano a spintonare Madda durante il tragitto di ritorno. A “placare gli animi” interviene la coordinatrice, che riporta la compagna in cella, e di lì immediatamente in infermeria. Madda si ritrova davanti due medici e una psicologa che cercano di instaurare un “dialogo” ma vengono prontamente liquidati.

domenica 3 marzo 2013

OP. IXODIDAE - RESOCONTO PROCESSO E DICHIARAZIONE DEI COMPAGNI

La disinfestazione non è riuscita

Il 27 febbraio, il tribunale di Trento ci ha assolto dall'accusa di "associazione sovversiva con finalità di terrorismo". Il procuratore aveva chiesto dai 3 anni e 4 mesi ai 5 anni, ma il maldestro castello di carte è crollato. Per cui a Massimo è stata revocata la custodia cautelare. Il giorno dopo si sono conclusi i termini anche per l'altra sua custodia cautelare (emessa dal tribunale di Torino per i fatti di Chianocco, cioè la cacciata di una troupe televisiva, il 29 gennaio 2012, da un blocco NO TAV in Valsusa), per cui, dopo sei mesi, ritrova la "libertà" e il suo posto di combattimento… (ah, tanto per cambiare, come molti altri ha il divieto di andare in Valsusa).
Siamo di nuovo assieme grazie alla solidarietà dei tanti compagni, compagne e non solo che sono stati al nostro fianco. A loro la nostra gratitudine e il nostro arrivederci, sulle strade o sui sentieri della rivolta e del mutuo appoggio.
Il nostro pensiero è per i compagni e i fratelli ancora imprigionati.

venerdì 1 marzo 2013

CONTO CORRENTE PER SOSTENERE ALFREDO E NICOLA

 riceviamo e diffondiamo:
 
Abbiamo deciso, compagni e amici, di aprire un conto corrente per raccogliere i contributi, provenienti da differenti realtà e singoli , in solidarietà ad Alfredo e Nicola. Potrete indicare sulla causale di versamento se volete che siano poi versati ai compagni in carcere o vadano a coprire le spese legali .
 
IBAN IT10 T076 0101 0000 0101 0767 885 intestato a Paolo Perona
 
Nicola Gai ed Alfredo Cospito sono stati arrestati il 14 settembre 2012 con l' accusa di essere gli esecutori materiali del ferimento dell'A.D. di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi , azione compiuta dal nucleo Olga/ Fai Fri il 7 maggio 2012. Nicola ed Alfredo sono attualmente in custodia cautelare nel carcere di San Michele di Alessandria, in regime AS2 di alta sorveglianza, saranno processati x 280 c.p., attentato con finalità di terrorismo secondo l'accusa dei pubblici ministeri Silvio Franz e Nicola Piacente, ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo.
 
Per informazioni e contatti nidieunimaitres@gmail.com
 
L'indirizzo dei compagni:
 
Alfredo Cospito; Nicola Gai
CC San Michele,
Strada Casale 50/A
15122 - Alessandria San Michele (AL)

OP. ARDIRE: PAOLA AI DOMICILIARI

Paola è attualmente in viaggio in auto (e non sbirresca!!!)  verso casa
dei genitori dove starà ai domiciliari, con tutte le varie restrizioni
del caso (visite, telefonate, cellulari, intenet, corrispondenza).