Dopo essere stato trasferito per tutta la settimana in carceri diverse (Madrid, Burgos, Cantabria), sabato 12 aprile Francisco è stato portato nella galera di Asturias.
Sia lui sia Monica si trovano in regime FIES 3, con possibilità di effetture massimo 8 telefonate settimanali di 5 minuti ciascuna, restrizioni nella corrispondenza in uscita (massimo 2 lettere a settimana), una visita settimanale di 40 minuti e la dispersione in galere lontane dai propri affetti.
Per scrivere loro:
Mónica Andrea Caballero Sepúlveda
Ávila-Prisión Provincial
Ctra. de Vicolozano s/n
Apdo. 206
05194 Brieva (Ávila)
Francisco Javier Solar Domínguez
C.P. de Villabona
Finca Tabladiello
33480 Villabona-Llanera (Asturias)
per qualunque info: solidaridadylucha@riseup.net
giovedì 17 aprile 2014
FRANCISCO SOLAR TRASFERITO NEL CARCERE DI ASTURIAS
ALCUNI DETENUTI DEL PAGLIARELLI IN SCIOPERO DEL CARRELLO E DELLA SPESA
Da: informa-azione
Apprendiamo che nel carcere di "Pagliarelli" di Palermo, alcuni detenuti stanno partecipando alla mobilitazione indetta dal coordinamento dei detenuti dal 5 al 20 aprile 2014.
Dal 4 aprile hanno iniziato lo sciopero del carrello e dal 12 aprile quello della spesa.
Apprendiamo che nel carcere di "Pagliarelli" di Palermo, alcuni detenuti stanno partecipando alla mobilitazione indetta dal coordinamento dei detenuti dal 5 al 20 aprile 2014.
Dal 4 aprile hanno iniziato lo sciopero del carrello e dal 12 aprile quello della spesa.
giovedì 10 aprile 2014
REVOCATE TUTTE LE MISURE CAUTELARI AD ALESSANDRO, STEFANO, ELISA, PEPPE E SERGIO
Apprendiamo che oggi (8 aprile) sono state revocate tutte le misure cautelari ancora in piedi per gli indagati dell'operazione Ardire. Obbligo di dimora e firme giornaliere gravavano ancora su Alessandro, Elisa, Stefano, Peppe e Sergio. Segnaliamo inoltre che le indagini non sono ancora state dichiarate chiuse.
Cassa di Solidarietà Aracnide
Cassa di Solidarietà Aracnide
AGGIORNAMENTI SU CARLOS, AMELIE E FALLON
Sono passate varie settimane dagli ultimi aggiornamenti sul caso degli arresti del 5 gennaio. Da allora sono successe molte cose e qui va un aggiornamento:
Tutte le volte che la Procura Generale della Repubblica (PGR ) non ha trovato elementi sufficienti per sostenere le accuse di Terrorismo e Criminalità’ Organizzata contro i tre, sono statx consegnatx alla Procura Generale di Giustizia (PGJ) con le accuse di Danni e Attacchi alla Pace Pubblica.
Il processo si trova nella tappa in cui si presentano le prove e la prima udienza si terra’ i giorni 2 e 3 di aprile.
Amelie e Fallon sono state portate nel carcere femminile di Santa Martha e Carlos al Reclusorio Oriente.
Le due compagne sono nell’area comune con le altre prigioniere. Carlos e’ ancora nell’area di Osservazione e Classificazione, pero’ sicuramente nei prossimi giorni anche lui sarà’ portato nell’area comune.
Vogliamo approfondire il caso di Carlos spiegando un poco la situazione che vivono le migliaia di prigionieri di Città del Messico.
In questi centri di reclusione esiste una profonda rete di corruzione e complicità’ fra le autorità’ ed alcuni prigionieri, che finiscono per riprodurre la logica della prigione, divenendo i carcerieri degli altri prigionieri. Questa rete di corruzione e complicità non solo serve a fortificare la dinamica della disciplina nelle prigioni ma e’ anche un gran giro d’affari, perché la maggioranza dei carcerati e’ obbligata a dare soldi per qualsiasi cosa: visite, appello (ND e’ comune in Messico che quando si fa “l’appello” dei carcerati, ognuno debba pagare una quota), ecc, in cambio di non essere picchiati da quei prigionieri che godono della protezione delle autorità e che in cambio ricevono una percentuale di quei soldi. Questi carcerati sono quelli che controllano tutta la prigione.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che Carlos ha avuto problemi con un altro prigioniero, arrivando alle mani, motivo per cui sono intervenuti i custodi colpendo entrambi e chiudendoli per nove ore nelle celle di castigo. Uscito dal castigo, Carlos e’ stato trasferito dall’area dove precedentemente si trovava a quella di classificazione. Una volta li’ gli viene richiesto un pagamento per liberarsi dal lavoro (punitivo) di pulizia, conosciuto come “fajina”. Il compa decide di non pagare. La “fajina” consiste nel pulire una determinata area pero’ con uno schema di esercizi molto pesanti. Durante la fajina del primo giorno, Carlos fu picchiato un’altra volta da parte di altri prigionieri, che pretendevano si piegasse e finisse per pagare.
Oggi sapiamo che il compagno e’ malato a causa dell’umidità che c’era nella cella di castigo ed inoltre e’ ancora dolorante per le botte ricevute. Ciononostante rimane firme e forte delle sue convinzioni.
Le compagne Amelie e Fallon non hanno vissuto questo tipo di situazioni.
Chiamiamo ad esprimere la nostra solidarietà’ con gli arrestati del 5 gennaio. Continueremo a diffondere la loro situazione.
Tutte le volte che la Procura Generale della Repubblica (PGR ) non ha trovato elementi sufficienti per sostenere le accuse di Terrorismo e Criminalità’ Organizzata contro i tre, sono statx consegnatx alla Procura Generale di Giustizia (PGJ) con le accuse di Danni e Attacchi alla Pace Pubblica.
Il processo si trova nella tappa in cui si presentano le prove e la prima udienza si terra’ i giorni 2 e 3 di aprile.
Amelie e Fallon sono state portate nel carcere femminile di Santa Martha e Carlos al Reclusorio Oriente.
Le due compagne sono nell’area comune con le altre prigioniere. Carlos e’ ancora nell’area di Osservazione e Classificazione, pero’ sicuramente nei prossimi giorni anche lui sarà’ portato nell’area comune.
Vogliamo approfondire il caso di Carlos spiegando un poco la situazione che vivono le migliaia di prigionieri di Città del Messico.
In questi centri di reclusione esiste una profonda rete di corruzione e complicità’ fra le autorità’ ed alcuni prigionieri, che finiscono per riprodurre la logica della prigione, divenendo i carcerieri degli altri prigionieri. Questa rete di corruzione e complicità non solo serve a fortificare la dinamica della disciplina nelle prigioni ma e’ anche un gran giro d’affari, perché la maggioranza dei carcerati e’ obbligata a dare soldi per qualsiasi cosa: visite, appello (ND e’ comune in Messico che quando si fa “l’appello” dei carcerati, ognuno debba pagare una quota), ecc, in cambio di non essere picchiati da quei prigionieri che godono della protezione delle autorità e che in cambio ricevono una percentuale di quei soldi. Questi carcerati sono quelli che controllano tutta la prigione.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che Carlos ha avuto problemi con un altro prigioniero, arrivando alle mani, motivo per cui sono intervenuti i custodi colpendo entrambi e chiudendoli per nove ore nelle celle di castigo. Uscito dal castigo, Carlos e’ stato trasferito dall’area dove precedentemente si trovava a quella di classificazione. Una volta li’ gli viene richiesto un pagamento per liberarsi dal lavoro (punitivo) di pulizia, conosciuto come “fajina”. Il compa decide di non pagare. La “fajina” consiste nel pulire una determinata area pero’ con uno schema di esercizi molto pesanti. Durante la fajina del primo giorno, Carlos fu picchiato un’altra volta da parte di altri prigionieri, che pretendevano si piegasse e finisse per pagare.
Oggi sapiamo che il compagno e’ malato a causa dell’umidità che c’era nella cella di castigo ed inoltre e’ ancora dolorante per le botte ricevute. Ciononostante rimane firme e forte delle sue convinzioni.
Le compagne Amelie e Fallon non hanno vissuto questo tipo di situazioni.
Chiamiamo ad esprimere la nostra solidarietà’ con gli arrestati del 5 gennaio. Continueremo a diffondere la loro situazione.
Libertà a Carlos, Amelie e Fallon!
Solidarietà con Mario González!
Un saluto al compa Tripa, che i tuoi passi non si fermino mai!
Cruz Negra Anarquista México, 28 Marzo 2014
Solidarietà con Mario González!
Un saluto al compa Tripa, che i tuoi passi non si fermino mai!
Cruz Negra Anarquista México, 28 Marzo 2014
lunedì 7 aprile 2014
AGGIORNAMENTI SU DAVIDE DELOGU
Davide Delogu scrive che il 7 marzo ha iniziato lo sciopero del carrello ed essendo in 14bis è quasi uno sciopero della fame perchè non puo' disporre del fornello per cucinare in cella. Durante la mobilitazione indetta dal coordinanento dei detenuti, scrive che aderirà facendo lo sciopero della fame che si tramuterà anche in sciopero dell'aria perchè "digiuni" pribiscono di andare all'aria.
per scrivergli:
Davide Delogu
Via Bachelet 32
90129 Palermo
per scrivergli:
Davide Delogu
Via Bachelet 32
90129 Palermo
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