Apprendiamo che il compagno Gabriel è stato trasferito nuovamente ad Alicante.
Gabriel Pombo Da Silva
Centro Penitenciario Alicante II
Ctra. N-330, km. 66
03400 Villena (Alicante), Spagna
martedì 30 aprile 2013
TRASFERITO NUOVAMENTE IL COMPAGNO GABRIEL POMBO DA SILVA
ARRESTATO UN COMPAGNO A ROVERETO
26/04/13
Ieri pomeriggio il nostro amico e compagno Enrico (Rasta) è stato arrestato a Calliano (Rovereto) per un residuo di pena di quattro mesi per il furto di gasolio avvenuto dentro un cantiere dell'Anas a Gravere in Valsusa il 29 agosto 2011.
In serata è stato portato al carcere di Spini di Gardolo a Trento.
Libertà per Enrico
Libertà per tutti
Per scrivergli:
Enrico Ferrari
Via Beccaria 13,
loc. Spini di Gardolo
38014 (Trento)
Anarchici ed anarchiche di Trento e Rovereto
Da: informa-azione
Ieri pomeriggio il nostro amico e compagno Enrico (Rasta) è stato arrestato a Calliano (Rovereto) per un residuo di pena di quattro mesi per il furto di gasolio avvenuto dentro un cantiere dell'Anas a Gravere in Valsusa il 29 agosto 2011.
In serata è stato portato al carcere di Spini di Gardolo a Trento.
Libertà per Enrico
Libertà per tutti
Per scrivergli:
Enrico Ferrari
Via Beccaria 13,
loc. Spini di Gardolo
38014 (Trento)
Anarchici ed anarchiche di Trento e Rovereto
Da: informa-azione
mercoledì 24 aprile 2013
AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE REPRESSIVA E GIUDIZIARIA DI NICOLA E ALFREDO + INFORMAZIONI SU SISTEMI DI CONTROLLO
Riceviamo e diffondiamo:
24 aprile 2013- Con la chiusura delle indagini preliminari (415 bis) notificata l' 11 marzo 2013 si andrà a processo per Nicola ed Alfredo per 280 bis (attentato con finalità di terrorismo) con procedimento stralciato dal fascicolo per 270 bis, sempre per il ferimento dell' Ad di Ansaldo Nucleare Adinolfi, che rimane aperto con una terza indagata. Per il 280 bis non è stata ancora fissata l' udienza preliminare, si sta attendendo anche che la Procura depositi le trascrizioni delle intercettazioni ambientali mancanti che, dopo due proroghe richieste dai periti del tribunale, dovrebbero essere pronte il 5 giugno (a quanto pare i periti non riescono a capire e trascrivere il dialetto napoletano..... che tanto cristallino pareva ai magistrati genovesi quando è dovuto servire a corroborare la tesi accusatoria, con il solito meccanismo pretestuoso con cui vengono interpretate sempre le intercettazioni ambientali). A maggio è fissato pure il deposito esiti della perizia dei Ris sul confronto tra tracce di polvere da sparo rilevate sui caschi sequestrati a casa dei genitori di Nicola e le armi custodite regolarmente dal padre... nella medesima casa.
LETTERA DI ANASTASIOS THEOFILOU DI ANALISI SU EVASIONI E RIVOLTE
Probabilmente ha qualche interesse a commentare gli ultimi due tentativi di fuga da carceri di massima sicurezza. Una con elicottero dal carcere di Trikala, e l’altra con una piccola “bugia” dal carcere di Malandrino.
Nel primo caso è emerso che la polizia non ha esitato, al fine di consolidare la dottrina della tolleranza zero, di mettere in pericolo la vita di decine di persone, citando la sua intenzione di evitare una fuga, un atto punibile come un reato minore…
Nel secondo caso abbiamo visto cosa possa ottenere un prigioniero facendo passare una semplice radio come il telecomando di una bomba (!) quando i meccanismi dell’applicazione della legge sanno che non scherza con la sua libertà. Anche se in fine non è riuscito a fuggire, ha mantenuto in scacco per 24 ore un carcere intero con unica la sua unica arma, la determinazione.
Ma ciò che conta veramente in questi due casi è il cambiamento nel senso della fuga e la sua mutazione in un percorso individuale del detenuto. Fino alla fine degli anni ’90 la ribellione e la fuga erano quasi due concetti correlati.
Nel primo caso è emerso che la polizia non ha esitato, al fine di consolidare la dottrina della tolleranza zero, di mettere in pericolo la vita di decine di persone, citando la sua intenzione di evitare una fuga, un atto punibile come un reato minore…
Nel secondo caso abbiamo visto cosa possa ottenere un prigioniero facendo passare una semplice radio come il telecomando di una bomba (!) quando i meccanismi dell’applicazione della legge sanno che non scherza con la sua libertà. Anche se in fine non è riuscito a fuggire, ha mantenuto in scacco per 24 ore un carcere intero con unica la sua unica arma, la determinazione.
Ma ciò che conta veramente in questi due casi è il cambiamento nel senso della fuga e la sua mutazione in un percorso individuale del detenuto. Fino alla fine degli anni ’90 la ribellione e la fuga erano quasi due concetti correlati.
PAOLO, GREG E MARTA AI DOMICILIARI
Alcuni aggiornamenti sui compagni e la compagna arrestati l'11 aprile 2013.
Apprendiamo che dopo Paolo, anche Greg e Marta sono stati trasferiti dal carcere delle Vallette agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni.
Paolo, Greg e Marta liberi e nelle strade!
Da: informa-azione
Apprendiamo che dopo Paolo, anche Greg e Marta sono stati trasferiti dal carcere delle Vallette agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni.
Paolo, Greg e Marta liberi e nelle strade!
Da: informa-azione
domenica 21 aprile 2013
AGGIORNAMENTI SUL COMPAGNO GABRIEL POMBO DA SILVA
Riceviamo e diffondiamo:
Martedì, 16 di Aprile, Gabriel è passato davanti all'Audiencia Nacional. Non ha dichiarato niente riguardo ai fatti di cui è accusato in Italia, rifiutando così di uniformarsi a false categorie quali innocenza o colpevolezza. Così che si è trattato solo della convalida del Mandato di arresto europeo spiccato contro di lui. Gli argomenti presentati dalla difesa sono stati accolti dal Tribunale e pare che l'Euro-mandato non può essere eseguito al momento. Per ora non sono stati fissati i termini della prossima udienza.
Il compagno continua ad essere fermo e forte. Da parte nostra continueremo attenti alla prossima sporca giocata dei diversi Stati che, con le loro leggi, con le loro gurerre e la distruzioine generalizzata non hanno remore nel seminare terrore per aumentare il controllo su ogni aspetto della vita e trarre profitto da ogni cosa.
Con rabbia e ribellione! Per l'anarchia!
Martedì, 16 di Aprile, Gabriel è passato davanti all'Audiencia Nacional. Non ha dichiarato niente riguardo ai fatti di cui è accusato in Italia, rifiutando così di uniformarsi a false categorie quali innocenza o colpevolezza. Così che si è trattato solo della convalida del Mandato di arresto europeo spiccato contro di lui. Gli argomenti presentati dalla difesa sono stati accolti dal Tribunale e pare che l'Euro-mandato non può essere eseguito al momento. Per ora non sono stati fissati i termini della prossima udienza.
Il compagno continua ad essere fermo e forte. Da parte nostra continueremo attenti alla prossima sporca giocata dei diversi Stati che, con le loro leggi, con le loro gurerre e la distruzioine generalizzata non hanno remore nel seminare terrore per aumentare il controllo su ogni aspetto della vita e trarre profitto da ogni cosa.
Con rabbia e ribellione! Per l'anarchia!
sabato 20 aprile 2013
AGGIORNAMENTI DA MARCO CAMENISCH
CH – 4. Update noniberazione (società a rischio zero);
Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in seconda istanza contro la seconda negazione (5/2/2013) in prima istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.
22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un carcere “aperto”. Velocemente i responsabili di Lenzburg e di ZH organizzano la riunione d’oggi 28 marzo 2013. La richiesta di Lenzburg è categoricamente respinta dai responsabili di Zurigo per “alto rischio di pericolosità”, per la quale non potrebbero assumersi la responsabilità. Le loro condizioni per degli “allentamenti esecutivi” rimangono che mi dissocio ed accetto la psichiatrizzazione della lotta rivoluzionaria/radicale e della relativa lotta armata e “visione del mondo”. Incontrando, naturalmente, il mio ennesimo deciso rifiuto. Seguiva la dichiarazione di Lenzburg di non continuare, a queste condizioni, l’esecuzione della mia pena oltre l’estate 2013. Questo significa in pratica il mio imminente trasferimento di ritorno nel lager d’annientamento Pöschwies, Regensdorf, Zurigo.
Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in seconda istanza contro la seconda negazione (5/2/2013) in prima istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.
22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un carcere “aperto”. Velocemente i responsabili di Lenzburg e di ZH organizzano la riunione d’oggi 28 marzo 2013. La richiesta di Lenzburg è categoricamente respinta dai responsabili di Zurigo per “alto rischio di pericolosità”, per la quale non potrebbero assumersi la responsabilità. Le loro condizioni per degli “allentamenti esecutivi” rimangono che mi dissocio ed accetto la psichiatrizzazione della lotta rivoluzionaria/radicale e della relativa lotta armata e “visione del mondo”. Incontrando, naturalmente, il mio ennesimo deciso rifiuto. Seguiva la dichiarazione di Lenzburg di non continuare, a queste condizioni, l’esecuzione della mia pena oltre l’estate 2013. Questo significa in pratica il mio imminente trasferimento di ritorno nel lager d’annientamento Pöschwies, Regensdorf, Zurigo.
LETTERA DI GREG DAL CARCERE DI TORINO
Ciao a tutti e a tutte, amici e amiche, compagni e compagne.
Innanzitutto un occhiolino a chi pensa a me. Non è perchè sono nei guai che finora non ho potuto mandarvi delle mie notizie. Comunque come diceva uno dei due latitanti foggiani: per mandare una lettera bisogna avere qualcosa da dire. Quindi andiamo.
Sono messo bene in cella con Paolo. Quando la digos mi ha arrestato a due passi dall'Asilo occupato, ho provato a sfuggire dalle loro mani.
Innanzitutto un occhiolino a chi pensa a me. Non è perchè sono nei guai che finora non ho potuto mandarvi delle mie notizie. Comunque come diceva uno dei due latitanti foggiani: per mandare una lettera bisogna avere qualcosa da dire. Quindi andiamo.
Sono messo bene in cella con Paolo. Quando la digos mi ha arrestato a due passi dall'Asilo occupato, ho provato a sfuggire dalle loro mani.
NUOVA INCHIESTA PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CON FINALITA' EVERSIVA A BOLOGNA
Dalla richiesta di rinnovo indagini, cinque compagni di Bologna hanno recentemente saputo di essere indagati per associazione a delinquere con finalità eversiva.
A quanto emerge da questo misero foglio (unica documentazione a riguardo al momento accessibile) il fascicolo è stato aperto il 1 aprile 2011, cinque giorni prima delle misure cautelari relative all’operazione “Outlaw” contro i compagni del Fuoriluogo, anch’essa concernente lo stesso tipo di reato.
A quanto emerge da questo misero foglio (unica documentazione a riguardo al momento accessibile) il fascicolo è stato aperto il 1 aprile 2011, cinque giorni prima delle misure cautelari relative all’operazione “Outlaw” contro i compagni del Fuoriluogo, anch’essa concernente lo stesso tipo di reato.
martedì 16 aprile 2013
COMUNICATO DI SOLIDARIETA' E ALCUNI AGGIORNAMENTI SUL COMPAGNO GABRIEL POMBO DA SILVA
Riceviamo e diffondiamo.
Solidarietà anarchica contro l'Europa delle polizie e contro tutte le autorità.
Il 13 di Giugno del 2012, dopo varie operazioni contro altri compagni, lo stato Stato italiano lancia un'ondata repressiva contro decine di compagni, denominata "Ardire", portando a termine 40 perquisizioni, 24 imputazioni e 8 arresti. Questa volta, cerca di dare anche una dimensione supplementare, inquisendo compagni già detenuti in vari paesi europei, come in Grecia, Svizzera e Germania. Come d'abitudine, lo Stato pretende di vedere il suo aspetto autoritario nel sorriso dei suoi nemici irriducibili, costruendo per esempio ruoli di leader, di esecutori e di coordinatori nel seno di un'ennesima "associazione terrorista", lì dove ci sono affinità, corrispondenze con i detenuti, lotta e volontà di combattere. È così che Gabriel Pombo da Silva e Marco Camenisch, detenuti già da lunghi anni, si ritrovano in questa indagine dopo uno sciopero della fame internazionale portato a termine nel dicembre del 2009, trattati come "simboli e punti di riferimento di un nuovo progetto sovversivo", del quale sarebbero "gli ideologhi e i propulsori".
Dopo 20 anni passati nelle carceri spagnole (14 dei quali in regime FIES) Gabriel riesce a fuggire. Nel 2004 viene arrestato in Germania dopo un controllo e una sparatoria con la polizia, viene condannato a nove anni. Estradato in Spagna il 25 febbraio per scontare il resto della condanna che gli spettava, è stato già trasferito tre volte in meno di due mesi. Ora si trova nel carcere di Valdemoro (Madrid), sarà chiamato a deporre davanti alla Audiencia Nacional martedì 16 di Aprile del 2013, affinché gli venga notificato il Mandato di Arresto Europeo (euro-mandato) emesso dall'Italia contro di lui nell'ambito dell'operazione "Ardire". Gabriel è deciso a rifiutare questa misura. Se nonostante tutto la procedura venisse convalidata, lui dovrà tornare a passare davanti a tre giudici affinché prendano una decisione nel giro di una settimana, questa volta sarà un udienza pubblica...
Attraverso questa ingiunzione contro Gabriel per inviarlo di sicuro al modulo della prigione di Ferrara (Italia), costruito specificamente per piegare gli anarchici e dove vari compagni già sono in isolamento, fanno un avvertimento contro tutti. Affinché le teste rimangano abbassate, le bocche imbavagliate e gli occhi serrati. Ma è un avvertimento che non seguiremo mai. Anche in mezzo ai detenuti di questo mondo, tiriamo fuori la nostra forza della non-partecipazione, dell' insubordinazione, del rifiuto di fronte a tutti gli obblighi che ci invitano a rispettare, e del conflitto permanente con le istituzioni. Sappiamo che, se non possiamo fuggire da questa realtà, senza dubbio la possiamo attaccare in tutte le sue sfaccettature. Da soli o in buona compagnia, di giorno e di notte, con i fatti e con le parole.
Ora che lo stato italiano chiede che gli venga consegnato Gabriel Pombo da Silva per continuare il loro sporco lavoro, mostriamogli che se i potenti sanno far convergere i loro interessi, anche noi possiamo opporgli una delle nostre armi, quella della solidarietà dai due lati del muro, tra i prigionieri della guerra sociale, quella che non conosce frontiere.
No all'estradizione di Gabriel in Italia,
Abbasso tutti gli stati, le loro reclusioni, i loro poliziotti, i loro tribunali e il loro traffico di prigionieri,
Libertà per tutte e tutti!
Alcuni anarchici internazionalisti
13 aprile 2013
13 aprile 2013
Alcuni aggiornamenti: Oggi si è svolta l'udienza, a quanto pare Gabriel non può essere mandato in Italia mentre sconta una condanna in Spagna. La procedura al momento è bloccata. Non si sa ancora quando ci saranno le prossime udienze.
LETTERA DI MAURIZIO ALFIERI
Lettera di Maurizio Alfieri
Carissimi/e compagni/e, famigliari, amici e solidali di nostro fratello Stefano,
inizio questa mia abbracciandovi tutti/e al mio cuore con eterno bene, sperando che tutti/e stiate bene di salute, lo stesso posso dirvi di me, sempre a testa alta, contro le prevaricazioni e le ritorsioni di qualche “benpensante aguzzino”, che mi danno la possibilità di vivere con molti agi e tutti i comfort, che mi danno l'opportunità di rigenerare l'anima e lo spirito, quello spirito ribelle che le mura non potranno mai rinchiudere, quelle “catene” che si sciolgono come neve al sole, “grazie di cuore”, gliene sono
Carissimi/e compagni/e, famigliari, amici e solidali di nostro fratello Stefano,
inizio questa mia abbracciandovi tutti/e al mio cuore con eterno bene, sperando che tutti/e stiate bene di salute, lo stesso posso dirvi di me, sempre a testa alta, contro le prevaricazioni e le ritorsioni di qualche “benpensante aguzzino”, che mi danno la possibilità di vivere con molti agi e tutti i comfort, che mi danno l'opportunità di rigenerare l'anima e lo spirito, quello spirito ribelle che le mura non potranno mai rinchiudere, quelle “catene” che si sciolgono come neve al sole, “grazie di cuore”, gliene sono
venerdì 12 aprile 2013
ARRESTI E MISURE CAUTELARI A TORINO, TRE COMPAGNI IN CARCERE
Apprendiamo che a Torino, in seguito all'emissione di 6 misure cautelari, in mattinata e nell'arco della giornata ci sono stati alcuni fermi e arresti.
I capi di imputazione riguardano la cacciata di un fotografo del fogliaccio xenofobo e forcaiolo "CronacaQui" durante un presidio sotto il Cie di corso Brunelleschi, per cui era stata espulsa una compagna francese.
Delle 6 misure cautelari, quattro sono mandati di custodia in carcere e due di altro genere. I primi hanno portato all'arresto di Paolo, Marta e Greg, mentre un compagno non risulta repreribile.
Rispetto agli altri due provvedimenti cautelari, sappiamo che uno riguarda il divieto di dimora a Torino per una compagna francese, mentre il secondo non è stato probabilmente notificato. La polizia è ancora a caccia.
Durante queste operazioni altri compagni sono stati fermati e trattenuti in questura; Greg è stato pestato e portato in ospedale, quindi trasferito in carcere.
Per scrivere e inviare telegrammi agli arrestati:
Borzì Martina Lucia
Poupin Gregoire Yves Robert
Milan Paolo
C.C. via Pianezza 300
10151 Torino
Da: informa-azione
I capi di imputazione riguardano la cacciata di un fotografo del fogliaccio xenofobo e forcaiolo "CronacaQui" durante un presidio sotto il Cie di corso Brunelleschi, per cui era stata espulsa una compagna francese.
Delle 6 misure cautelari, quattro sono mandati di custodia in carcere e due di altro genere. I primi hanno portato all'arresto di Paolo, Marta e Greg, mentre un compagno non risulta repreribile.
Rispetto agli altri due provvedimenti cautelari, sappiamo che uno riguarda il divieto di dimora a Torino per una compagna francese, mentre il secondo non è stato probabilmente notificato. La polizia è ancora a caccia.
Durante queste operazioni altri compagni sono stati fermati e trattenuti in questura; Greg è stato pestato e portato in ospedale, quindi trasferito in carcere.
Per scrivere e inviare telegrammi agli arrestati:
Borzì Martina Lucia
Poupin Gregoire Yves Robert
Milan Paolo
C.C. via Pianezza 300
10151 Torino
Da: informa-azione
giovedì 11 aprile 2013
INDIRIZZO DEI COMPAGNI GRECI DI LOTTA RIVOLUZIONARIA IN CARCERE
Kostas Gournas
Vaggelis Stathopoulos
Christoforos Kortesis
Dikastiki Filaki Koridallou, Parartima Gynaikeion Filakon Koridallou (Π.Γ.Φ.Κ.), Solomou 3-5, 18110 Koridallos, Athens
Greece
Vaggelis Stathopoulos
Christoforos Kortesis
Dikastiki Filaki Koridallou, Parartima Gynaikeion Filakon Koridallou (Π.Γ.Φ.Κ.), Solomou 3-5, 18110 Koridallos, Athens
Greece
lunedì 8 aprile 2013
TRASFERITO IL COMPAGNO GABRIEL POMBO DA SILVA
Apprendiamo che il compagno Gabriel è stato trasferito di nuovo.
Questo è il nuovo indirizzo:
GABRIEL POMBO DA SILVA
28340 Valdemoro (Madrid)
Questo è il nuovo indirizzo:
GABRIEL POMBO DA SILVA
Centro Penitenciario de madrid III
Ctra Pinto - San Martin de la Vega Km 5COMUNICATO DI NICOLA E ALFREDO DAL CARCERE DI FERRARA
Un abbraccio complice a tutte-i le anarchiche-i d'azione.
Sono ormai sei mesi che quattro pagliacci con la toga e i loro tirapiedi in divisa ci tengono sequestrati. Sei mesi che non sono serviti altro che a rafforzare il nostro odio per Stato e autorità e la nostra determinazione a continuare a lottare per la loro distruzione. Da sempre siamo convinti che alle anarchiche-i prigioniere-i serva sopra ogni cosa il calore della rabbia di chi continua ad attaccare.
Sono ormai sei mesi che quattro pagliacci con la toga e i loro tirapiedi in divisa ci tengono sequestrati. Sei mesi che non sono serviti altro che a rafforzare il nostro odio per Stato e autorità e la nostra determinazione a continuare a lottare per la loro distruzione. Da sempre siamo convinti che alle anarchiche-i prigioniere-i serva sopra ogni cosa il calore della rabbia di chi continua ad attaccare.
sabato 6 aprile 2013
INDIRIZZO DI DAYVID CIGA
Diffondiamo l'indirizzo del compagno Ciga attualmente in carcere e indagato per i fatti del 15 Ottobre 2011 di Roma.
Dayvid Ceccarelli
c/o Casa Circondariale
via Vivaro 14
12051 - Alba (CN)
c/o Casa Circondariale
via Vivaro 14
12051 - Alba (CN)
Per info sul suo caso: cigalibero.noblogs.org
DELLE GALERE SOLO MACERIE!
COMUNICATO DI SERGIO SU INTERRUZIONE SCIOPERO DELLA FAME
Il 29 gennaio 2013 ho deciso di intraprendere uno sciopero della fame dopo che il tribunale di Milano ( a cui era passato il procedimento denominato "Operazione Ardire" ) ha deciso di negarmi la possibilità di avere colloqui con Katia, la mia compagna. Ero così riuscito a vederla solamente tre volte, per un totale di tre ore, in quasi otto mesi dal momento del mio arresto. ad oggi mi sono stati nuovamente negati i colloqui con lei dopo le ultime strade percorse dal mio avvocato.
In data 14 Marzo, cioè al mio quarantacinquesimo giorno di digiuno, ho comunicato la intenzione di interrompere lo sciopero della fame. Negli ultimi giorni i miei valori clinici si erano fatti preoccupanti, il rischio di danni permanenti o addirittura del coma glicemico sembrava concreto e quindi ho preferito non fare un simile regalo al mio nemico.
In data 14 Marzo, cioè al mio quarantacinquesimo giorno di digiuno, ho comunicato la intenzione di interrompere lo sciopero della fame. Negli ultimi giorni i miei valori clinici si erano fatti preoccupanti, il rischio di danni permanenti o addirittura del coma glicemico sembrava concreto e quindi ho preferito non fare un simile regalo al mio nemico.
AGGIORNAMENTI SU MAURIZIO ALFIERI
Maurizio Alfieri ci ha fatto sapere che dal suo trasferimento a Terni ha molti problemi con la posta, sa che di sicuro la solidarietà nei suoi confronti non è venuta a mancare e quindi è probabile che la drastica diminuzione delle lettere che gli arrivano sia dovuta a un tentativo di isolarlo dai suoi affetti.
SENTENZA DI PRIMO GRADO PER IL PROCESSO CONTRO LOTTA RIVOLUZIONARIA
Il 3 Aprile 2013 la sentenza sul caso della Lotta Rivoluzionaria è stata in pratica un leggero miglioramento della richiesta iniziale del pubblico ministero. La decisione della Corte sul caso della Lotta Rivoluzionaria:
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