venerdì 14 febbraio 2014

LETTERA DEL COMPAGNO DAVIDE DELOGU

LETTERA DI DAVIDE DELOGU

Per me è stata un'immensa gioia partecipare, finalmente anche dall'isolamento, riprendevo a lottare all'interno di un contrasto più generale qual'è stata la mobilitazione di settembre. E' stato un grandioso inizio che ci ha permesso di gettare le basi per affrontare il percorso di lotta che si vuole cercare di costruire. Le galere coinvolte non sono state numerose, perchè secondo me, non c'è stato il tempo sufficiente per diffondere la proposta. Noi detenuti possiamo dare un contributo fondamentale nel far girare l'appello per la seconda mobilitazione che averrà tra qualche mese, comunicando a tutti i nostri conoscenti, amici, familiari che sono detenuti in altre galere, questa iniziativa, e informando i compagni/e fuori a quali persone è possibile spedire l'opuscolo “Il morso del serpente”, in modo che, a catena, ci possa essere la massima diffusione. L'obbiettivo è quello di avere una forte unità per ottenere con la lotta quelle che sono le nostre rivendicazioni, senza cedere a mediazioni e compromessi con le istituzioni, sarebbe la morte della lotta stessa. Il potere è solito usare la tattica di gestirci all'interno dei loro comandi e ricattarci ancora di più! Non dobbiamo farci intimorire dalle rappresaglie del consiglio di disciplina, anzi, è più che giusto che se ne ottenga la sua abolizione! Se ci trattano peggio delle bestie (con tutto il rispetto per le bestie) come pretendono che noi ci comportiamo? Per ogni punizione che ci danno perchè stiamo lottando contro il mostro torturatore carcerario, non solo essere appoggiati dal “soccorso legale carcere”, che è un collettivo di avvocati che si è costituito apposta per contrastare le dinamiche della punizione (e ingraziamo i comp. per questo importantissimo sostegno!) ma anche e sopratutto il coordinamento deve rispondere, insieme alla lotta esterna, con iniziative solidali, nei confronti di chi è finito nel circuito meschino e vendicativo della punizione (trasferimenti, 14bis, sanzioni disciplinari varie) sostenendo con la lotta i nostri compagni caduti nelle mani del «tribunale interno di esecuzione»  
(cons. di disciplina) solo cosi', nella multiformità della solidarietà potremo riuscire a contrastare la logica del ricatto con più efficacia.
Detenuti di tutta Italia uniamoci!

Pagliarelli 7 gennaio 2014
Davide Delogu
Via Bachelet 32
90129 Palermo
                    
Nota: in una lettera Davide (sottoposto a 14bis) afferma che non gli hanno consegnato le cartoline contro il tav e in solidarietà ai compagni arrestati il 9 dicembre perchè considerate «tendenzialmente anarco-insurrezionaliste»

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