giovedì 28 febbraio 2013

OP. IXODIDAE: TUTTI ASSOLTI!

Apprendiamo che gli 8 compagni accusati di associazione sovversiva sono stati tutti assolti!

Qui l'opuscolo fatto dai compagni sull'operazione "Ixodidae": Tra virus di rivolta e disinfestazione sociale, sull'operazione "Ixodidae"


 Testo distribuito durante il presidio organizzato il 28 agosto 2012 a Rovereto in solidarietà con gli arrestati e gli indagati.

DANIELA E MASSIMO LIBERI SUBITO



Nella mattina di lunedì 27 agosto la DIGOS di Trento, su mandato della Procura di Trento, ha effettuato dieci perquisizioni e posto in arresto due compagni anarchici, Daniela e Massimo. L’accusa è associazione sovversiva e riguarda, oltre ai due arrestati, sei indagati principali e 43 “sodali”.
 L’art. 270 (associazione sovversiva) è una norma del codice penale, derivata direttamente dal codice Rocco di epoca fascista, che permette in via preventiva la custodia cautelare fino a 18 mesi. D’altro canto lo stesso nome dato all’operazione (Ixodidae, ovvero zecca in latino) è la tipica espressione con cui i fascisti chiamano i loro nemici. Il 270 è un articolo che ha lo scopo di reprimere il dissenso politico. La sua applicazione non necessita della prova di uno specifico reato. E’ sufficiente dimostrare l’intenzionalità di contrastare il sistema di potere in atto. Per questo motivo si tratta di indagini che si fondano principalmente su intercettazioni, pedinamenti e ricostruzioni poliziesche.

Quest’ennesima operazione repressiva è un attacco nei confronti di chi non si adegua né intende adeguarsi ad un modello politico e sociale che si fonda sulla guerra, lo sfruttamento, la segregazione. E’ l’espressione della volontà del potere di contenere il conflitto nei limiti della legalità. Si teme la pericolosità sociale di un agire che radicalizza conflittualità esistenti e diffuse. Non è un caso che l’accanimento repressivo, in particolare contro Massimo e Daniela, si leghi alla loro partecipazione alla lotta in Val Susa, e non solo. Non è un caso che la repressione passi anche attraverso la mistificazione delle idee: attribuire ruoli leaderistici e strutture gerarchiche laddove vi sono rapporti basati sull’orizzontalità e la negazione del principio di autorità.
Prevenire la possibilità che anarchici e “semplici incazzati” possano incontrarsi è una necessità del potere e, insieme, una risposta alle recenti lotte sociali.
In realtà a preoccuparci dovrebbero essere la violenza delle politiche di rapina e di morte, non certo il  coraggio e l’ostinazione con cui gli anarchici vi si  oppongono.
 
Azioni terroristiche sono quelle di chi si arricchisce attraverso il mercato della morte e della guerra (Finmeccanica), di chi viola quotidianamente la vita degli esseri umani creando nuovi lager per migranti che fuggono dalla miseria e dalle guerre, di chi si rende responsabile della devastazione del territorio (attraverso progetti come quello del TAV). Non quelle di chi si oppone e combatte perché questo non avvenga.
    
Lottare per la libertà di Massimo e Daniela significa assumere, ognuno nella propria quotidianità, secondo i propri metodi e le proprie pratiche, la passione e combattività che, come molti sanno, li hanno distinti in questi anni e li distinguono come individui.


LA COMPLICITA' E' UN'ARMA,
LA SOLIDARIETA' E' UNA FORZA.
LIBERTA' IMMEDIATA PER DANIELA E MASSIMO
SOLIDARIETA’ A TUTTI GLI INDAGATI


anarchici di Trento e Rovereto

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