venerdì 8 marzo 2013

15 OTTOBRE - DAVIDE ROSCI TRASFERITO NEL CARCERE DI RIETI

Diffondiamo:
 Apprendiamo la notizia del trasferimento di Davide Rosci nel Carcere di Rieti. Davide, già ai domiciliari per i fatti del 15 Ottobre, è stato condannato in primo grado a 9 anni (diventati 6 per la scelta del rito abbreviato), per devastazione e saccheggio e resistenza e lesioni pluriaggravate a pubblico ufficiale per i fatti del 15 Ottobre.
Il 18 Febbraio era stato prelevato dal posto di lavoro e trasportato nel carcere teramano di Castrogno per una tentata evasione dai domiciliari risalente al 26 Gennaio.

SOLIDARIETA' A DAVIDE! SOLIDARIETA' A TUTTI/E GLI/LE INQUISITI/E E CONDANNATI/E DI ROMA!

Per scrivergli:


DAVIDE ROSCI
Casa Circondariale di Rieti.
Via Maestri del Lavoro 2 C
02100 Rieti


Da: informa-azione 

giovedì 7 marzo 2013

AGGIORNAMENTI SU REPRESSIONE: NOTIFICATI ALTRI REATI A NICOLA, ALFREDO E ANNA

Solidarietà ad Anna, Alfredo e Nicola!
Solidarietà a tutti i compagni prigionieri dello stato!
FUORI TUTTI DALLE GALERE! DENTRO NESSUNO SOLO MACERIE!

Riceviamo e diffondiamo:
AGGIORNAMENTI SU REPRESSIONE  .7 marzo . Mi è stato notificato stamattina, da quattro ceffi di Ros e Digos di Genova, l' avviso di garanzia per ''270 bis c.p.p. (partecipazione ad una associazione che si propone atti di violenza contro persone, quali Roberto Adinolfi ed istituzioni con finalità di terrorismo ed eversione del'ordine democratico )'' oltre all'accusa di porto in luogo pubblico o aperto di armi da fuoco (accertato il gennaio 2013 ). In questo nuovo procedimento siamo indagati Alfredo, Nicola ed io. Contestualmente è stato notificato il sequestro delle armi da fuoco di proprietà del padre di Nicola, regolarmente denunciate e già presenti nel corso delle scorse perquisizioni. L'acrobazia inquisitoria è la seguente: in sede di incidente probatorio su due caschi sequestrati a casa di Nicola, è stato verificato che erano presenti tracce di polvere da sparo non compatibili con il munizionamento utilizzato nel ferimento Adinolfi, tali tracce presupporrebbero che i caschi fossero utilizzati con altre armi ovvero quelle in disponibilità del padre che verranno ora fatte oggetto di perizia. Traduzione di tutto questo: visto che le perizie hanno avuto esito negativo, visto che sto continuando ad aggiornare sulla situazione repressiva in corso e a solidarizzare con i compagni in carcere ad Alessandria ed altrove, visto che il procedimento x 280 cp. per Nicola ed Alfredo è in procinto di chiudersi per fine indagini, quindi dovrebbero finalmente concedermi i colloqui con Alfredo, arriva puntuale questa ennesima forma di pressione dalla procura genovese. Se il tentativo è quello di spezzare la solidarietà tra noi sappiano che non ci riusciranno, ne ora ne mai .
Solidarietà ad Alfredo, Nicola ed a tutti i compagni in carcere, in Italia e ogni dove...
Per l' anarchia. 
Anna Beniamino


 
 

mercoledì 6 marzo 2013

TRASFERITI I COMPAGNI SERGIO, STEFANO E ALESSANDRO A FERRARA

 Riceviamo e diffondiamo:
 6 marzo. Stamattina  gli anarchici Sergio Maria Stefani, Alessandro Settepani, Stefano Fosco sono stati trasferiti dalla sezione AS2 di Alessandria al carcere di Ferrara. Il trasferimento era stato preannunciato ieri dal pm Maria Grazia Pradella, nell'ambito del procedimento milanese sulla cosiddetta op. Ardire, motivando la richiesta con il pretesto che fossero in contatto con gli indagati del procedimento Adinolfi (da ottobre dell'anno scorso tutti nella stessa sezione e con ore d'aria e socialità condivise....)
Per ora Alfredo, Nicola e Beppe (anche quest' ultimo  inquisito nell' ambito dell' op. Ardire) rimangono ad Alessandria. Ricordiamo che Sergio sta continuando lo sciopero della fame, iniziato il 29 gennaio; Alfredo è in attesa di un procedimento disciplinare (isolamento e/o sanzioni) per aver divelto le "bocche di lupo" che schermano le inferriate della sua cella, in solidarietà con Sergio. Alfredo e Nicola rimangono con la corrispondenza sottoposta a censura. 
Siamo certi che l' utilizzo arbitrario e provocatorio dei trasferimenti sia parte attiva della strategia repressiva in corso, siamo altresì certi le provocazioni  non spezzeranno i legami solidali che si creano all' interno ed all' esterno del carcere.
 
Solidarietà attiva con i compagni! 
 
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Sergio, Stefano e Alessandro , per iniziativa della Procura di Milano (seppure la stessa non abbia ancora emesso un mandato di cattura nei confronti di quest’ultimo ),sono stati trasferiti oggi 6 marzo nel carcere di Ferrara. Sembra che il senso sia quello di evitare rapporti tra loro tre e Alfredo e Nicola, detenuti anche loro nella sezione AS2 di Alessandria.
 
La competenza per il processo è passata per Stefano, Elisa, Sergio e Giuseppe alla Procura di Milano. Per i primi tre c’è già stato il riesame (per Giuseppe ci sarà a fine mese) che ha dato esito negativo per la loro scarcerazione.
Per Sergio al Tribunale della Libertà di Milano è caduto il punto B dell’ordinanza di custodia cautelare (attentati alla Bocconi e al direttore del Cie di Gradisca) ed è stato introdotto il reato di istigazione a delinquere adducendo come prova gli scritti, i comunicati, le lettere diffuse dal compagno durante la precedente carcerazione per l’operazione Shadow. Ieri c’è stata anche l’udienza per decidere se potrà avere finalmente i colloqui con Katia, cosa per cui è ancora in sciopero della fame.
Per Stefano ed Elisa in sede di riesame è caduto il 280 mentre sono rimasti il 270 e l’istigazione a delinquere. Le motivazioni addotte in sede di riesame per tenerli in carcere riguardano principalmente l’attività del blog Culmine, attraverso il quale gli inquirenti sostengono di aver riscontrato il “contributo ideologico” alla presunta associazione sovversiva, il “superamento dei limiti di comunicazione e conoscenza” oltre a mettere sotto accusa la solidarietà e il supporto ai prigionieri.
Per Paola, Giulia, e Alessandro è arrivata la notifica di chiusura delle indagini per quanto riguarda il 270 avente base in Perugia.
La Cassazione per Alessandro ha stabilito che per entrambe le associazioni la competenza territoriale è della procura di Perugia.
In attesa di ulteriori aggiornamenti.

Cassa di solidarietà Aracnide
 
 
 
GLI INDIRIZZI DEI COMPAGNI:

Sergio Maria Stefani; Stefano Gabriele Fosco; Alessandro Settepani
CASA CIRCONDARIALE DI FERRARA
VIA ARGINONE 327
44122 FERRARA
 
 
 
 
 
 
 

martedì 5 marzo 2013

SULLE MOTIVAZIONI DEL TRASFERIMENTO DI MADDA AD AGRIGENTO E SUA SITUAZIONE ATTUALE

Segue (tardivo) resoconto delle vicende relative al trasferimento di Madda dal carcere “Pagliarelli” di Palermo a quello di Agrigento, da lei comunicate ad alcuni compagni.

Il tutto ha origine il giorno 25 di gennaio. Durante le fasi finali di un colloquio con la sorella, le due si abbracciano, al che la guardia inizia a sbraitare per l’ “evidente” violazione del regolamento.

Alla prima sbirra se ne aggiungono altre due ed insieme cominciano a spintonare Madda durante il tragitto di ritorno. A “placare gli animi” interviene la coordinatrice, che riporta la compagna in cella, e di lì immediatamente in infermeria. Madda si ritrova davanti due medici e una psicologa che cercano di instaurare un “dialogo” ma vengono prontamente liquidati.

domenica 3 marzo 2013

OP. IXODIDAE - RESOCONTO PROCESSO E DICHIARAZIONE DEI COMPAGNI

La disinfestazione non è riuscita

Il 27 febbraio, il tribunale di Trento ci ha assolto dall'accusa di "associazione sovversiva con finalità di terrorismo". Il procuratore aveva chiesto dai 3 anni e 4 mesi ai 5 anni, ma il maldestro castello di carte è crollato. Per cui a Massimo è stata revocata la custodia cautelare. Il giorno dopo si sono conclusi i termini anche per l'altra sua custodia cautelare (emessa dal tribunale di Torino per i fatti di Chianocco, cioè la cacciata di una troupe televisiva, il 29 gennaio 2012, da un blocco NO TAV in Valsusa), per cui, dopo sei mesi, ritrova la "libertà" e il suo posto di combattimento… (ah, tanto per cambiare, come molti altri ha il divieto di andare in Valsusa).
Siamo di nuovo assieme grazie alla solidarietà dei tanti compagni, compagne e non solo che sono stati al nostro fianco. A loro la nostra gratitudine e il nostro arrivederci, sulle strade o sui sentieri della rivolta e del mutuo appoggio.
Il nostro pensiero è per i compagni e i fratelli ancora imprigionati.

venerdì 1 marzo 2013

CONTO CORRENTE PER SOSTENERE ALFREDO E NICOLA

 riceviamo e diffondiamo:
 
Abbiamo deciso, compagni e amici, di aprire un conto corrente per raccogliere i contributi, provenienti da differenti realtà e singoli , in solidarietà ad Alfredo e Nicola. Potrete indicare sulla causale di versamento se volete che siano poi versati ai compagni in carcere o vadano a coprire le spese legali .
 
IBAN IT10 T076 0101 0000 0101 0767 885 intestato a Paolo Perona
 
Nicola Gai ed Alfredo Cospito sono stati arrestati il 14 settembre 2012 con l' accusa di essere gli esecutori materiali del ferimento dell'A.D. di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi , azione compiuta dal nucleo Olga/ Fai Fri il 7 maggio 2012. Nicola ed Alfredo sono attualmente in custodia cautelare nel carcere di San Michele di Alessandria, in regime AS2 di alta sorveglianza, saranno processati x 280 c.p., attentato con finalità di terrorismo secondo l'accusa dei pubblici ministeri Silvio Franz e Nicola Piacente, ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo.
 
Per informazioni e contatti nidieunimaitres@gmail.com
 
L'indirizzo dei compagni:
 
Alfredo Cospito; Nicola Gai
CC San Michele,
Strada Casale 50/A
15122 - Alessandria San Michele (AL)

OP. ARDIRE: PAOLA AI DOMICILIARI

Paola è attualmente in viaggio in auto (e non sbirresca!!!)  verso casa
dei genitori dove starà ai domiciliari, con tutte le varie restrizioni
del caso (visite, telefonate, cellulari, intenet, corrispondenza).