AGGIORNAMENTO: REPRESSIONE CONTRO I NO MUOS
Riceviamo e diffondiamo comunicato di attivisti NOMUOS sulle perquisizioni effettuate oggi attraverso l'utilizzo dell'art. 41 Tulps (ricerca armi ed esplosivi).
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA REPRESSIVA...
Ancora una volta
le consuete pratiche dell'abuso e della repressione poliziesca non si
fanno attendere. Le ripetute provocazioni dei giorni scorsi; i fogli di
via, i vili atteggiamenti assunti dai servi contro le attiviste del
comitato delle mamme No MUOS, le ridicole minacce di fermo nei confronti
di un paio di giovani attivisti e l'ancora più grottesche azioni di
disturbo nei confronti del presidio permanente, privato di corrente
elettrica e linea telefonica diverse volte durante la notte, mostrano la
chiara ratio intimidatoria della strategia attuata dalla polizia in
vista del grande corteo del 30 marzo. Stamane l'ennesima goccia è stata
versata in un vaso già da tempo traboccante. Alle 5.00 del mattino di
giovedì 14 marzo, 2 auto e 4 attivisti No MUOS vengono bloccati e
perquisiti, mentre dal presidio in c/da Ulmo si dirigevano verso casa.
Alle 12.30, invece, le perquisizioni colpiscono le abitazioni di 14
attivisti No MUOS già da tempo stretti nella morsa repressiva per il
solo fatto di presenziare al presidio continuando a far rispettare una
volontà popolare. La volontà di combattere compatti e decisi contro uno
strumento di guerra e di morte che avvilisce questa terra e la
popolazione che la abita. Fortunatamente la repressione subita dal
comitato delle Mamme e dai compagni sembra costituire linfa vitale per
questo movimento. La determinazione nella pratica anti-autoritaria
costituisce il collante tra le diverse anime della realtà No MUOS. Gli
attivisti e le mamme fanno sapere che nonostante il terrorismo attuato
dai servi nei confronti della popolazione di Niscemi, i blocchi e
l'azione diretta continueranno a costituire la quotidianità di questa
lotta. Mentre illegalmente la polizia permette agli operai impegnati
nella mega opera di entrare alla base al caro prezzo della totale
perdita di credibilità agli occhi di tutta la popolazione, Niscemi
continua a resistere con ogni mezzo necessario. Da mesi si è rivelato
necessario anche il ricorso all'azione diretta, praticata
trasversalmente da tutte le fasce della popolazione. La volontà di agire
cresce esponenzialmente dentro le fila del movimento, e l'azione
diviene sempre più centrale nell'esperienza di una popolazione che
sembra svegliarsi dal torpore democratico, dall'illusione di
partecipazione ed autodeterminazione. È questo il momento in cui bisogna
essere più uniti e presenti che mai. Uniti nell'azione non violenta ma
distruttiva, così come distruttiva continua ad essere la presenza di
questa base su questa terra.
ATTIVISTI NO MUOS
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