«A differenza di quello che sentirete dire questo non è un processo politico, non è un processo alle idee, o all'impegno sociale che ha caratterizzato porzioni della vita degli imputati, impegno sociale, idee che anche io, in certi passaggi, condivido. Non processiamo l’anarchia, non sono le attività legali che gli imputati hanno deciso di svolgere secondo la loro sensibilità sociale ad essere processate. Quello che viene processato e che lo Stato non può tollerare, non sono le idee ma sono le modalità con cui queste idee vengono portate avanti, cioè con azioni violente e che come tali sono previste come reati. Nessuno direbbe che Napolitano è un eversivo perché ha invitato a riflettere sulla situazione carceraria[... ]ma lo è chi mette in atto azioni violente per portare avanti le proprie idee."
Queste alcune delle parole della PM Manuela Comodi durante l'udienza relativa al processo Shadow del 9 ottobre. Le richieste formulate dalla procura sono: dieci anni di reclusione e 1.200 euro di multa per Sergio Maria Stefani, otto anni per Alessandro Settepani , cinque anni e sei mesi per Stefano Del Moro, Alfredo Cospito e Anna Beniamino, quattro anni per Maria Ludovica Maschietto. Tutti gli imputati sono accusati di associazione sovversiva, Sergio inoltre anche del furto della Y10 su cui venne fermato insieme a Alessandro. Insieme sono accusati dell' attentato ai trasporti pubblici che, sempre secondo l'accusa, avrebbero voluto compiere sulla linea ferroviaria dell'alta velocità Orte-Ancona. Tra le prove individuate dalla procura anche la diffusione del manifesto "KNO3".
La prossima udienza del processo sarà il 16 ottobre.
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