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Aggiornamento della situazione dei 3 compagni arrestati il 5 Gennaio a
Città del Messico e presidio solidale in Canada
Fino ad ora abbiamo ricevuto una chiamata dal compagno Carlos nel quale
rendeva nota la decisione della Procura generale della Repubblica di porre
una proroga di altri 40 giorni (di detenzione in procura N.d.T) per tutti e 3 i compagni.
Questo è chiaramente un atto disperato da parte della procura per
detenere i compagni e cercare più elementi per condannarli, però è
altrettanto chiaro che continueranno a interrogarli, fargli firmare
dichiarazioni accusatorie e torturarli in modo da ottenere informazioni e
relazionarli con altri compagni.
D'altra parte è anche la maniera per persuadere i familiari ad
abbandonare la difesa giuridica da parte di compagni poichè al governo
conviene che abbiano un avvocato comune o di ufficio per poterli fregare,
cosa più difficile con una difesa giuridica e politica. La Procura non
tiene nessun elemento però li sta cercando.
A Montreal alcuni compagni hanno manifestato fuori dal consolato messicano
in solidarietà con Carlos, Amelie e Fallon!
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Le lettere sono entrambe datate 8 Gennaio, al momento non si hanno altre
novità.
Con molta energia e rabbia scrivo queste righe per far conoscere la mia
attuale situazione di sequestro da parte del governo del Distrito Federale
(Citta del Messico) e inoltre per parlare di alcuni aspetti, credo sia il
momento migliore per farlo.
La mia situazione politica è ancora da decidere, per cui, per ovvie
ragioni non posso addentrarmi molto nei particolari per non rendere piu'
difficile la mia difesa.
La notte del 5 Gennaio, le compagne Fallon, Amelie e io siamo stati
arrestati da elementi della polizia come probabili responsabili di alcuni
attacchi con molotov realizzati alla Segreteria delle comunicazioni e
trasporti e anche dell'incendio di alcune automobili ad una concessionaria
della Nissan.
Fino ad oggi Mercoledì 8 Gennaio ci accusano di terrorismo, delinquenza
organizzata e danni a proprietà privata.
Nonostante tutto stiamo bene, forti e uniti e siamo arrivati al terzo
giorno di arresto tra domande, inganni e scene di montaggio degne di una
telenovela, come il caso curioso di un falso gruppo per i diritti umani
che mi dissero esser stati inviati da una compagna, dandomi il suo nome e
le sue caratteristiche, quindi in principio gli credetti e cominciai a
parlare con uno di loro che si mostro molto interessato al caso, pero' e'
molto facile capire i metodi utilizzati da un porco (con tutto il rispetto
per i maiali) poco dopo seppi che era un poliziotto.
Con la scusa di volerci difendere, mi mostro varie foto dove appaio io e
alcuni amici e, molto "amichevolmente" mi domandava i loro nomi e altre
cose specifiche...in seguita pensai: come può un poliziotto voler farsi passare
per compagno se nel suo cuore non esiste la dignità?
Nella loro formazione li addomesticano come cani da caccia a servizio di
un padrone, obbediendo non dicendo una parola, solo agendo senza sentire,
dandogli una forma singolare di sbavare e una strana luce di accusa in
ogni loro sguardo.
Per quanto mi riguarda rivendico il mio essere anarchico insurrezionalista,
intendendo con questo la rottura con ogni forma di dominazione mediante la
lotta giorno per giorno, pensando e ripensando a metodi e obiettivi,
partendo dalla libera volonta' dell'individuo nella organizzazione delle
relazioni sociali in maniera orizzontale, capaci di decidere nella nostra
vita, cominciando con la distruzione dei nostri paradigmi mentali che ci
associano all'obbedienza e sottomissione, per trascendere alla
conflittualita' in modo permanente e informale.
So che la solidarieta' tra anarchici e' forte come una quercia, come chi
va oltre le semplici parole.
Solidarieta' con Gustavo Rodriguez, Mario Gonzalez, Amelie Truedeau,
Fallon Poisson, Gabriel Pombo, Felicity Ryder e tutti i compagni
deportati, in carcere o in fuga.
Carlos Lopez "El Chivo"
Separos Procuraduría General de la República, Camarones, Distrito Federal.
Citta' del Messico
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Ciao amici e amiche!
Stiamo qui insieme, noi da questo lato e voi da quell'altro.
Lo Stato pensa che esistono anni di prigione o Kilometri di distanza che
ci possano separare, pero' quello che condividiamo e piu' grande di tutti
gli anni o kilometri.
Lo Stato pensa di creare una distanza tra di noi, pero' e' il contrario,
Staremo piu' uniti che mai!
Oggi e' l'8 Gennaio, da piu' o meno 60 ore stiamo viaggiando nelle
macchine della polizia tra centri federali e provinciali.
Anche se loro vogliono farci rimanere qui altre 48 ore, comunque non
tengono nulla contro di noi, perche' il silenzio e' piu' forte di
qualsiasi repressione.
La cosa piu' importante per me in questo momento e' di costruire una forza
piu' grande del carcere.
Abbiamo la possibilità di attuarla con relazioni internazionali.
Per me la solidarieta' e' un aspetto dell'amicizia, non sono una vittima o
una detenuta politica, io voglio utilizzare la realta' che stiamo vivendo
adesso per costruire amicizie piu' forti e piu grandi.
Sono pronta a combattere l'autorità qui come fuori, mai mi fermerò
Il carcere e' una realta' normale e utilizzero' questa esperienza, e spero
farete lo stesso, per sviluppare una forza individuale piu' forte ogni
giorno.
Stiamo qui e sempre saremo qui per affrontare la realta' nel carcere come
fuori.
Un grande abraccio a tutti e tutte
Contro l'autorita' qui come fuori!
Fallon
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